Jung Opere 5 Simboli della trasformazione Bollati Boringhieri 1992

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normali segni d’uso e del tempo alla copertina più evidenti al dorso scolorito, (foto) legatura salda, pagine normalmente ingiallite dal tempocon rare sottolineature a matita

Esaurito

Descrizione

Carl Gustav Jung

Opere 5
Simboli della trasformazione
Analisi dei prodromi di un caso di schizofrenia

Bollati Boringhieri
“Gli Archi”
Aprile 1992
ISBN 88-339-0673-6

cm. 22×13,5 br. ed. ill. pp. 601
LXIV Tavole in nero ft

Scritta di getto nel 1912, «esplosione di tutti i contenuti psichici che non potevano trovar posto nelle strettoie opprimenti della psicologia freudiana e della sua visione del mondo», quest’opera non ha segnato soltanto il distacco di Jung dal suo maestro, ma è diventata per lui una specie di programma di lavoro da svolgere nei decenni successivi. Lo spunto del libro è dato dall’esame di «alcuni esempi di immaginazione inconscia creativa»: lo scritto autobiografico di una giovane poetessa americana, indicata come Miss Miller. L’analisi di queste fantasie consente a Jung di cogliere straordinarie somiglianze tra mitologemi di varia origine, studiati con prodigiosa ampiezza di riferimenti culturali. Così facendo, Jung giunge ad ampliare il concetto freudiano di «libido», e a individuare quei funzionamenti della psiche collettiva che definirà «archetipici».