Geoge Grosz Il volto della classe dirigente Introduzione di Giorgio Bocca BUR

12,00

normali segni d’uso e del tempo alla copertina, (foto) ammaccatura al margine inferiore per circa 12 pagine, legatura salda, pagine normalmente ingiallite senza sottolineature

Descrizione

George Grosz

Il volto della classe dirigente

Introduzione di Giorgio Bocca
traduzione di Carlo Oliva

Rizzoli Editore
I grandi libri illustrati
BUR
prima edizione
maggio 1974

cm. 30×23 br. ed. illustrata, pp. 72
edizione illustrata

Partito da studi classici all’Accademia di Dresda, Grosz (1893-1959) divenne il più violento accusatore del militarismo e della borghesia
tedesca fino all’avvento del nazismo, che lo costrinse ad emigrare in America: nel 1937 molte sue opere furono incluse nell’esposizione
Arte degenerata di Monaco. Questa raccolta di disegni, pubblicata nel 1921 terza edizione ampliata,appartiene al periodo più autentico
e incisivo dell’arte di Grosz. Nella crisi di tutti i valori umani, artistici e politici suscitata dalla prima guerra mondiale e approfonditasi nel
dopoguerra, il volto della classe dirigente si svela a Grosz come il volto stesso del male. Sfilano, nei suoi disegni, i responsabili e fruitori del
massacro: caricature atroci di grassi borghesi gonfi d’oro e di cibo, di ufficiali tronfi e ottusi, di donne oscene, sullo sfondo di città popolate
di scheletri in uniformi sbrindellate, di affamati, di mutilati. È la Repubblica di Weimar. Il segno sempre crudo, violento, esaspera questo
grido di rivolta e di denuncia – anzi di autodenuncia, perché Grosz è figlio di questa borghesia, materiato della stessa cultura – contro una classe
che non ha saputo salvarsi l’anima.