Descrizione
Labyrinthe
Journal Mensuel des Lettres et des Arts
Redacteur en chef
Albert Skira
annate 1944-1946
18 numeri su 23 ( tra cui un numero doppio)
mancano i numeri 4-5-9-11-18
Albert Skira
Genève, 1944-1946
Labyrinthe è una rivista fondata a Ginevra nell’ottobre del 1944, da Albert Skira dopo la fine della pubblicazione di Minotaure causata dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Se Minotaure rivendica lo status di rivista di lusso, Labyrinthe si distingue invece per una presunta semplicità: stampato in bianco e nero su carta da giornale, viene venduto direttamente nelle strade, nelle edicole e nelle librerie, riflettendo l’idea che la cultura è una necessità e non lusso. Sottolineando la multidisciplinarietà, la rivista copre sia le lettere che le arti (incluso il cinema e le arti non europee), nonché la filosofia e le scienze.
È gestito da un gruppo di artisti e personalità che si incontrano regolarmente da Skira, tra cui Giacometti, Balthus e Brassaï, le cui fotografie conferiscono al periodico un’atmosfera surrealista.
Durante l’estate del 1946, la sede della rivista fu trasferita a Parigi, provocando la sospensione delle pubblicazioni in agosto e settembre, la pubblicazione di Labyrinthe si interruppe definitivamente nel dicembre 1946.
La rivista si presenta con il formato di un giornale, (33×50), numero delle pagine variabile
Alcuni numeri speciali tra i quali “Promesses du cinéma français”
Testi tra gli altri di Cingria, Béguin, Éluard, Valéry, Breton, Giacometti
Riproduzioni delle opere di Giacometti, Matisse, Picasso, Apollinaire
letteratura
La caille blanche de John Steinbeck, traduit de l’américain par Maurice Duhamel (15 décembre 1945)
Défense des squelettes de Gilbert Keith Chesterton, traduit de l’anglais par G.-A. Garnier (en décembre 1945)
Note de zoologie , extrait de « La Canne du Destin » par Lewis Carroll, traduit de l’anglais par Henri Parisot (décembre 1945)
Une course poursuite , textes d’Ernest Hemingway, traduits de l’américain par Marcel Duhamel (juin 1946)
Les Bohémiens » d’Alexandre Pouchkine, traduit du russe par Jean Chuzeville (décembre 1946)