Descrizione
Mantova
nell’Ottocento
introduzione di
Rodolfo Signorini
Editalia- Edizioni d’Italia
Scaffale Italiano
1987
ISBN 88-7060-148-X
cm. 28×37 Volume di grande formato, 180 pagine stampate su carta speciale, 100 incisioni
rilegatura in pelle pregiata con impressioni in oro zecchino al piatto e al dorso;
Custodia in pelle con specchiature con una stampa
Edizione numerata
321/2499
La leggenda vuole che Manto, una profetessa venuta dall’Ellade, abbia dato i natali alla città che fu sempre centro di grandissima importanza
e una delle maggiori città europee del Rinascimento.
La raffinata corte ducale di Mantova, infatti, promosse una splendida fioritura delle arti e della musica e molti dei più grandi artisti rinascimentali
lasciarono significative impronte del loro passaggio: pittori come Andrea Mantegna, musicisti come Claudio Monteverdi, architetti come
Leon Battista Alberti e Giulio Romano, o ancora letterati come Teofilo Folengo e Baldassarre Castiglione.
Nell’Ottocento lo spirito ardente dei mantovani pose la città alla ribalta nei moti risorgimentali, rendendola anch’essa artefice di un’Unità
lungamente e dolorosamente cercata.
Quest’opera è un inno alla città di Virgilio, un coro di acclamazioni entusiastiche di concittadini e di stranieri, che si leva, vivo e colorito, da una sapiente
raccolta di testi in cui l’analisi storica si alterna allo studio del costume, dimostrando autorevolezza e competenza sia a proposito di alte questioni di
architettura sia di più carnali problemi di buona cucina.
Completano l’opera preziose incisioni ottocentesche di raffinato gusto romantico.
(Editalia)